året var 1980, hvor mine ører blevet åbnet for den italienske singer-songwriter Lucio Dalla. Og siden har de stået vidt åbne, indtil mandens død i marts 2012.
Balla balla ballerino tutta la notte e al mattino
Non fermarti balla su una tavola fra due montagne
E se balli sulle onde del mare io ti vengo a cercare
Prendi il cielo con le mani vola in alto più degli aeroplani
Non fermarti sono pochi gli anni forse sono solo giorni
E stan finendo tutti in fretta e in fila
Non ce n’è uno che ritorni
Balla non aver paura se la notte è fredda e scura
Non pensare alla pistola che hai puntato contro
Balla alla luce di mille sigarette e di una luna
Che ti illumina a giorno balla il mistero
Di questo mondo che brucia in fretta quello che ieri era vero
Dammi retta non sarà vero domani
Ferma con quelle tue mani il treno Palermo-Francoforte
Per la mia commozione c’è una ragazza al finestrino
Gli occhi verdi che sembrano di vetro
Corri e ferma quel treno fallo tornare indietro
Balla anche per tutti i violenti veloci di mano e coi coltelli
Accidenti se capissero vedendoti ballare di essere
Morti da sempre anche se possono respirare
Vola e balla sul cuore malato illuso sconfitto poi abbandonato
Senza amore dell’uomo che confonde la luna con il sole
Senza avere coltelli in mano ma nel suo povero cuore
Allora vieni angelo benedetto prova a mettere i piedi sul suo petto
E stancarti a ballare al ritmo del motore ed alle grandi parole
Di una canzone canzone d’amore ecco il mistero
Sotto un cielo di ferro e di gesso l’uomo riesce ad amare lo stesso
Ama davvero senza nessuna certezza
Che commozione che tenerezza